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Tamara de Lempicka

Tamara de Lempicka

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Tamara De Lempicka pittrice e scrittrice polacca.

Tamara de Lempicka, nata Tamara Rosalia Gurwik (Versavia, 16 maggio 1898 – Cuernacava, 18 marzo 1980), è stata una pittrice polacca, appartenente alla corrente dell’Art Déco.
Figlia di Malvina Decler, una polacca e di Boris Gurwik-Górski, agiato ebreo russo. A seguito della prematura scomparsa del padre, dovuta al divorzio secondo le dichiarazioni dell’artista, o a un suicidio secondo altre ipotesi, Tamara vive con sua madre e i suoi due fratelli (Stanisław e Adrienne), sostenuta dalla famiglia Decler e vezzeggiata dalla nonna Clementine. Proprio per accompagnare la nonna compie il suo primo viaggio in Italia nel 1907, nel corso del quale, dopo aver visitato le città d’arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara avrebbe imparato alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone.
La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L’anno successivo, alla morte della nonna, si trasferisce a San Pietroburgo in casa della zia Stefa Jansen, dove conobbe l’avvocato Tadeusz Łempicka (1888-1951), che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie. Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicka decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel 1920. Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell’Art Déco, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espone al Salon d’Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito. Fu anche ospite di Gabriele D’Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. Dopo aver viaggiato estesamente per l’Europa, ivi compreso in Italia e in Germania, all’inizio della seconda guerra mondiale si trasferì a Beverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh (1886-1961), che aveva sposato nel 1933. Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.
Dopo la morte del barone Kuffner nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell’utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all’arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico. Nel 1978 si trasferì a Cuernavaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse sul vulcani Popocatepetl.
Era bisessuale dichiarata.
Curiosità:
La pop-star Madonna – affascinata dalla biografia della pittrice – è divenuta una delle principali collezioniste delle opere di Tamara de Lempicka, e ha prestato i quadri della pittrice da lei in possesso a musei e per l’organizzazione di eventi. Ciò ha contribuito nei recenti anni alla riscoperta (almeno mediatica) e alla rivalutazione della Lempicka.
Madonna ha presentato le opere della Lempicka nei video musicali di alcuni dei suoi grandi successi, ad esempio in “Open Your Heart” (1987), “Express Yourself” (1989), “Vogue” (1990) and “Drowned World/Substitute for Love” (1998), e durante il Who’s That Girl tour del 1987 e il Blond Ambition world tour del 1990.
Tra gli altri collezionisti delle opere della Lempicka troviamo l’attore Jack Nicholson e l’attrice-cantante Barbra Streisand.

 

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Tamara mentre dipinge uno dei suoi ultimi quadri.

RIASSUNTO:
Figlia di Malvina Decler, una polacca e di Boris Gurwik-Górski, agiato ebreo russo. A seguito della prematura scomparsa del padre, Tamara vive con sua madre e i suoi due fratelli (Stanisław e Adrienne). Proprio per accompagnare la nonna compie il suo primo viaggio in Italia nel 1907, nel corso del quale, dopo aver visitato le città d’arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara avrebbe imparato alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone. La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L’anno successivo, alla morte della nonna, si trasferisce a San Pietroburgo in casa della zia Stefa Jansen, dove conobbe l’avvocato Tadeusz Łempicka, che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie. Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicka decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel 1920.
Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e Andrè Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell’Art Decò, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espone al Salon d’Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito.
Fu anche ospite di Gabriele D’Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. Dopo aver viaggiato estesamente per l’Europa, ivi compreso in Italia e in Germania, all’inizio della seconda guerra mondiale si trasferì a Beverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh (18861961), che aveva sposato nel 1933.
Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.Dopo la morte del barone Kuffner nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell’utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all’arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico. Nel 1978 si trasferì a Cuernavaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse sul vulcano Popocatepetl.
Era bisessuale dichiarata.

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Young lady with gloves.

LE MIE CONCLUSIONI:
Tamara era conosciuta grazie alla sua capacità nel dipingere, ha viaggiato e ha studiato tanto per la sua passione.
Ha conosciuto parecchie persone importanti e così si è fatta conoscere con diverse mostre dei suoi quadri anche se non furono accettati da tutti perché vicine all’arte astratta.
Era bisessuale dichiarata ma non ha mai avuto relazioni “serie” con altre donne.
Dopo la sua morte venne cremata e le sue ceneri vennero sparse sul vulcano Popocatepetl in Messico nella regione Puebla.

 

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